Il libro dei cammelli errabondi e di quelli che li radunano, Lidia Bettini

La professoressa Lidia Bettini, Università di Firenze, alumna PISAI, ha pubblicato Il libro dei cammelli errabondi e di quelli che li radunano. Abū Ḥayyān al-Tawḥīdī, Abū ʿAlī Miskawayh, Edizioni Ca’ Foscari 2017.

Il libro presenta la prima traduzione integrale in una lingua europea dell’opera Kitāb al-hawāmil wa-al-šawāmil. Il testo, contenente 175 domande poste da Abū Ḥayyān al-Tawḥīdī (m. 1023) e le relative risposte di Abū ʿAlī Miskawayh (m. 1030), fu composto alla fine del X secolo.
Le domande - che affrontano tematiche filologiche, letterarie, etiche, filosofiche e scientifiche, possiedono la natura eclettica e lo stile letterario dell’adab, mentre le risposte rientrano nel campo tecnico della falsafa, nella sua doppia dimensione etica e logica. L’ampia varietà dei temi trattati e la relativa brevità delle risposte rimandano a una rete di relazioni intertestuali che si riferiscono e spesso alludono, all’eredità comune agli intellettuali del tempo, vale a dire il pensiero rivisto di Aristotele, Plotino, Galeno o Platone, in un ambiente in cui coltivare insieme la medicina, la matematica, l’astronomia, la musica insieme alle scienze filosofiche era normale. Il notevole apparato delle note a piè di pagina cerca, per quanto possibile, di fornire i riferimenti, resi anonimi o sommariamente dai due autori.

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